Greve in Chianti

Il paesaggio del Chianti e' un capolavoro di architettura rurale che noi vogliamo sempre accostare alla pieve e al castello , alla casa colonica e al villaggio.
Da sempre abbiamo considerato questo aspetto del lavoro umano come un' opera d' arte .
Ci viene in mente un vecchio scritto pubblicato quasi 20 anni fa in cui si parlava del muro a secco , della sua duplice funzione , architettonica ed estetica , cioe' non solo sostegno alle frane , ma anche abbellimento del paesaggio , nonche' protezione ed estensione delle sudate terre , quasi sempre strappate al bosco e alla macchia.
La sistemazione a terrazze con l'uso del muro a secco sta oggi scomparendo , non solo non se ne costruiscono piu' , ma si distrugge e si lascia franare quelli esistenti.
Un 'incuria che rischia , con l'andare del tempo di restituire alla natura quella forza incontrollabile e devastante che gia' tanti danni ha provocato nelle regioni abbandonate dall' uomo.
Anche il Chianti e' una zona sottoposta al pericolo delle frane , i muri a secco servono da contrafforti alle colline , ne proteggono i ripidi pendii , trattengono la furia dilavante delle acque.
Certo noi restiamo affascinati oggi ad osservare le meravigliose linee di questo paesaggio collinare , artisticamente squadrato , ricamato come un arazzo dalle file di olivi e di cipressi , il lavoro secolare dei nostri contadini -architetti ha permesso di tramandare fino a noi la meravigliosa geometria dei campi e delle viottole , dei vigneti e delle case coloniche.