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giovedì 25 novembre 2010

Il Forno delle Crete nella guida del Gambero Rosso

Il Forno delle Crete nella guida del Gambero Rosso

Novembre 2010

Solo oggi apprendiamo con grande iacere che il Forno delle Crete di Asciano è stato inserito nella prestigiosa guida del Gambero Rosso relativa a negozi e ristoranti, fattorie e bar "dove il cibo è piacere e passione".

Di seguito riportiamo un articolo relativo alla guidapubblicato sul quotiliano "La Repubblica" a firma di Giuseppe Calabrese.

Un pecorino fatto bene o un cappuccino come si deve. Un panino di qualità oppure un cioccolatino irresistibile. Un bel vino o l´olio di frantoio. La carne buona e la pasta fatta in casa, il lardo e il gelato. Soprattutto qualità.

È la Toscana delle botteghe del gusto, piccoli angoli da preservare. Una storia in continua evoluzione che attraversa tutta la regione e investe un pubblico sempre più vasto. In Italia ci sono oltre sei milioni di persone (l´11,5% della popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni) che mettono al centro dei propri interessi il cibo.

Dilettanti del food & drink - l´alternativa ai gourmand, gli esperti del settore - con un reddito medio-alto e titolo di studi superiore. Passione senza preconcetti, un esercito di appassionati disposti a spendere per prodotti alimentari di alta qualità, anche se poi la spesa di tutti i giorni la fanno al supermercato.

Sono i foodies, termine inventato nel 1981 da Paul Levi e Ann Barr nel libro The Official Foodie Handbook, e fotografati per la prima volta in una ricerca promossa da Negroni. E oggi hanno anche una guida, la prima, realizzata dal Gambero Rosso (prezzo 14,90 euro) e presentata giovedì a Roma. Mille indirizzi «dove il cibo è piacere e passione». C´è tutta l´Italia del gusto lì dentro, e naturalmente c´è anche la Toscana.

Una regione cotta, mangiata, munta e bevuta. Un viaggio tra i sapori e i profumi del nostro territorio. Botteghe e ristoranti golosi (in questa pagina abbiamo selezionato solo le botteghe, sul nostro sito internet l´elenco completo che comprende anche i ristoranti), ma anche fattorie e frantoi, bar, pasticcerie e wine bar. Un percorso immaginario che parte dalla costa e va verso l´interno mescolando tradizione e modernità.

Si può bere del buon vino a Forte dei Marmi (Il vino e l´olio di Lorenzo) e a Bolgheri, assaggiare un cappuccino strepitoso a Siena (Gusti Continentali), fermarsi per un panino a Viareggio (Adone) oppure a Firenze, da ‘Ino, uno dei sei locali italiani premiati con il premio Foodies 2011. C´è Venanzio che vende il lardo a Colonnata, ci sono i trippai che tengono in piedi la tradizione del cibo di strada, le fattorie dove comprare latte fresco, verdure appena colte, formaggi e salumi, il Forno delle Crete ad Asciano (pizze, ciaccini e i buonissimi dolci di Natale), le gelaterie di Orbetello e Carapina a Firenze, i bar da aperitivo (L´Incontro a Volterra) o quelli dove sorseggiare un buon whisky (Il Barrino a Bagno Vignoni).

E ancora la crostata di frutta fresca con crema chantilly di Ferrini (Orbetello), il cheesecake di Cristiani (Livorno) e la torta di ceci di Cecco, sempre a Livorno. Ma anche le imperdibili creazioni de La Bottega del cioccolato di Firenze, i panini con la selvaggina di Semel (Firenze), le focacce di Orlando a Forte dei Marmi, la panzanella di mamma Gina da Ucci a Volpaia.

Posto che vai, offerta che trovi. «Sono locali per chi ama vivere la vita con gusto - dice Alessandro Frassica, di ‘Ino -. Quando ho aperto la mia bottega ho immaginato quello che avrei voluto trovare andando in giro. Ed eccomi qua». Il premio Foodies non è un punto di arrivo, però. «Vuol solo dire che la partenza era giusta» dice ancora Alessandro mentre prepara il suo ultimo panino foodies con robiola, coppa di zibello e peperoni cruschi.

Ai gestori del negozio interessato: complimente e tante felicitazioni per questo ambito ed inaspettato riconoscimento di grande qualità produttiva.

Tutti i riferimenti produttivi e di orario sono ristracciabili sul nostro portale alla voce "Shopping" "Alimentari"


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