Il Forno delle Crete nella guida del Gambero Rosso
Novembre 2010
Di seguito riportiamo un articolo relativo alla guidapubblicato sul quotiliano "La Repubblica" a firma di Giuseppe Calabrese.
Un pecorino fatto bene o un cappuccino come si deve. Un panino di qualità oppure un cioccolatino irresistibile. Un bel vino o l´olio di frantoio. La carne buona e la pasta fatta in casa, il lardo e il gelato. Soprattutto qualità.
È la Toscana delle botteghe del gusto, piccoli angoli da preservare. Una storia in continua evoluzione che attraversa tutta la regione e investe un pubblico sempre più vasto. In Italia ci sono oltre sei milioni di persone (l´11,5% della popolazione compresa tra i 15 e i 74 anni) che mettono al centro dei propri interessi il cibo.
Dilettanti del food & drink - l´alternativa ai gourmand, gli esperti del settore - con un reddito medio-alto e titolo di studi superiore. Passione senza preconcetti, un esercito di appassionati disposti a spendere per prodotti alimentari di alta qualità, anche se poi la spesa di tutti i giorni la fanno al supermercato.
Sono i foodies, termine inventato nel 1981 da Paul Levi e Ann Barr nel libro The Official Foodie Handbook, e fotografati per la prima volta in una ricerca promossa da Negroni. E oggi hanno anche una guida, la prima, realizzata dal Gambero Rosso (prezzo 14,90 euro) e presentata giovedì a Roma. Mille indirizzi «dove il cibo è piacere e passione». C´è tutta l´Italia del gusto lì dentro, e naturalmente c´è anche la Toscana.
Una regione cotta, mangiata, munta e bevuta. Un viaggio tra i sapori e i profumi del nostro territorio. Botteghe e ristoranti golosi (in questa pagina abbiamo selezionato solo le botteghe, sul nostro sito internet l´elenco completo che comprende anche i ristoranti), ma anche fattorie e frantoi, bar, pasticcerie e wine bar. Un percorso immaginario che parte dalla costa e va verso l´interno mescolando tradizione e modernità.
Si può bere del buon vino a Forte dei Marmi (Il vino e l´olio di Lorenzo) e a Bolgheri, assaggiare un cappuccino strepitoso a Siena (Gusti Continentali), fermarsi per un panino a Viareggio (Adone) oppure a Firenze, da ‘Ino, uno dei sei locali italiani premiati con il premio Foodies 2011. C´è Venanzio che vende il lardo a Colonnata, ci sono i trippai che tengono in piedi la tradizione del cibo di strada, le fattorie dove comprare latte fresco, verdure appena colte, formaggi e salumi, il Forno delle Crete ad Asciano (pizze, ciaccini e i buonissimi dolci di Natale), le gelaterie di Orbetello e Carapina a Firenze, i bar da aperitivo (L´Incontro a Volterra) o quelli dove sorseggiare un buon whisky (Il Barrino a Bagno Vignoni).
E ancora la crostata di frutta fresca con crema chantilly di Ferrini (Orbetello), il cheesecake di Cristiani (Livorno) e la torta di ceci di Cecco, sempre a Livorno. Ma anche le imperdibili creazioni de La Bottega del cioccolato di Firenze, i panini con la selvaggina di Semel (Firenze), le focacce di Orlando a Forte dei Marmi, la panzanella di mamma Gina da Ucci a Volpaia.
Posto che vai, offerta che trovi. «Sono locali per chi ama vivere la vita con gusto - dice Alessandro Frassica, di ‘Ino -. Quando ho aperto la mia bottega ho immaginato quello che avrei voluto trovare andando in giro. Ed eccomi qua». Il premio Foodies non è un punto di arrivo, però. «Vuol solo dire che la partenza era giusta» dice ancora Alessandro mentre prepara il suo ultimo panino foodies con robiola, coppa di zibello e peperoni cruschi.
Ai gestori del negozio interessato: complimente e tante felicitazioni per questo ambito ed inaspettato riconoscimento di grande qualità produttiva.
Tutti i riferimenti produttivi e di orario sono ristracciabili sul nostro portale alla voce "Shopping" "Alimentari"
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