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mercoledì 14 luglio 2010

Arezzo Città del Vasari

L GIARDINO PROFONDO
Gli ultimi due imperdibili eventi

il 15 luglio il filosofo Remo Bodei impreziosisce “Il Giardino Profondo” 2010
e il progetto “Arezzo Città del Vasari” con la lezione magistrale “Nature vive.
La rappresentazione delle cose nella pittura tra Cinquecento e Seicento”

il 18 luglio l’inviato del Corriere della sera Sergio Rizzo presenta il suo ultimo saggio “La cricca. Perché la Repubblica Italiana è fondata sul conflitto di interessi”
interviene Paolo Ermini, direttore del Corriere fiorentino

Giovedì 15 luglio e Domenica 18 luglio, ore 21.15
ex chiesa della Madonna del Duomo
INGRESSO GRATUITO

Il Giardino Profondo, il festival che in questi torridi giorni di luglio ha fatto della Madonna del Duomo il contenitore di idee e di dibattiti più frequentato del momento, sta per offrire al suo pubblico composto di persone curiose, libere ed esigenti i due ultimi e – forse - più attesi eventi: il filosofo Remo Bodei – tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica nonché di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno – prendendo spunto dalle sue recenti ricerche e dal suo ultimo volume La vita delle cose (Laterza), terrà una lezione magistrale dal titolo Nature vive. La rappresentazione delle cose nella pittura tra Cinquecento e Seicento (giovedì 15 luglio, ore 21.15, Madonna del Duomo, Via Oberdan 61); a chiusura del Festival, il giornalista Sergio Rizzo parlerà del suo ultimo libro La cricca. Perché la Repubblica Italiana è fondata sul conflitto di interessi (Rizzoli) con Paolo Ermini, direttore del Corriere fiorentino (domenica 18 luglio, ore 21.15, Madonna del Duomo, Via Oberdan 61).

Il libro di Remo Bodei
Nelle cose si depositano idee, affetti e simboli di cui spesso non comprendiamo il senso. Più siamo in grado di recuperarlo e di integrarlo nel nostro orizzonte mentale ed emotivo, più il mondo si allarga e acquista profondità. La filosofia e l’arte ci indicano la via. Le cose rappresentano nodi di relazioni con la vita degli altri, anelli di continuità tra le generazioni, ponti che collegano storie individuali e collettive, raccordi tra civiltà umane e natura. Ci spingono a dare ascolto alla realtà, a farla ‘entrare’ in noi, così da ossigenare un’interiorità altrimenti asfittica. Mostrano inoltre il soggetto nel suo rovescio, nel suo lato più nascosto e meno esplorato, quello del mondo che affluisce a lui. In un viaggio a sorpresa che include, con lucida coerenza, le visioni dei classici del pensiero e l’analisi delle opere d’arte, si incontrano temi come il feticismo, la memoria delle cose, la nascita dei grandi magazzini, la nostalgia del passato e le ‘nature morte’ olandesi del Seicento.

Remo Bodei è nato a Cagliari il 3 agosto 1938. Dopo la laurea all'Università di Pisa e il diploma di perfezionamento, ottiene borse di studio per le Università di Tubinga e di Friburgo, dove segue le lezioni di Ernst Bloch e Eugen Fink, e per l'università di Heidelberg, dove segue le lezioni di Karl Löwith e di Dieter Henrich. Dal 1969 insegna Storia della filosofia alla Scuola Normale Superiore e, dal 1971, all'Università di Pisa. Dopo aver ottenuto una borsa Humboldt presso la Ruhr-Universität di Bochum (1977-1979), diviene Visiting Professor presso il King's College di Cambridge, U.K (1980) e successivamente presso la Ottawa University (1983). Insegna, a più riprese, presso la New York University e, recentemente, presso l'università di California a Los Angeles. E’ Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festival Filosofia di Modena.

Il libro di Sergio Rizzo
Dopo lo scandalo della Protezione civile, un libro-denuncia su una classe dirigente che usa il Paese per fare gli affari propri. Politici, avvocati, medici, imprenditori: in Italia, potenti di ogni campo approfittano del proprio ruolo all’interno delle istituzioni per perseguire il proprio interesse, quasi sempre a scapito di quello pubblico. Quando si nomina il conflitto di interessi il pensiero corre subito a Silvio Berlusconi, al suo strapotere televisivo, alle leggi ad personam. Ma Berlusconi è solo l’ultimo erede di un sistema consolidato, che coinvolge tutti: politici, professionisti, manager, sportivi, giornalisti, dalla potente lobby dei politici nella sanità per arrivare alle cricche e agli scandali della Protezione civile. E i casi si sprecano: politici che rivestono doppi o tripli incarichi e approvano leggi per favorire se stessi o le proprie imprese; professori universitari che utilizzano gli atenei come beni di famiglia, truccando i concorsi per collocare i parenti; imprenditori che siedono in CdA di banche che prestano soldi alle loro aziende... Il conflitto d’interessi fiorisce nelle aziende pubbliche, tra i magistrati, nel mondo dello sport e, inutile dirlo, in televisione, dove non averne uno, anche piccolo, significa essere destinati a non fare carriera. Rizzo, che insieme a Gian Antonio Stella conduce sul “Corriere della Sera” una battaglia giornalistica contro i privilegi e le corporazioni, ci accompagna in questa inchiesta alla scoperta dei mille volti del nostro vizio nazionale.

Sergio Rizzo è inviato del “Corriere della Sera”, dopo aver lavorato a “Milano Finanza”, al “Mondo” e al “Giornale”. Tra i suoi libri La Casta (2007), La deriva (2008), entrambi scritti con Gian Antonio Stella, e Rapaci (2009).

E’ possibile consumare un ricco buffet a partire dalle 20 e al prezzo di euro 15.00 nel’adiacente Osteria Brancaleone e avere diritto ad un buono per il posto a sedere all’evento.

Osteria Brancaleone, via Oberdan 61, telefono 0575 401500
oppure 335 5352096

Il Giardino Profondo 2010 ringrazia tutti gli Amici che lo hanno sostenuto, gli sponsor, i partner tecnici, Antonio Moretti per avere propiziato il successo della manifestazione offrendo la sontuosa degustazione inaugurale, gli impeccabili ‘padroni di casa’ degli eventi ovvero il Presidente del Circolo Artistico Carlo Cigna, Jacopo e Marco Rossi dell’Antico Podere di Pomaio, Riccardo ‘Branca’ e Mario dell’Osteria Brancaleone. Un ringraziamento speciale a quell’anonimo filosofo che, oltre al contributo finanziario, ci ha regalato attestati di sincera e solidale amicizia.

Info
Arezzo Città del Vasari
Telefono 0575 453841
info@arezzocittadelvasari.it
L GIARDINO PROFONDO
Gli ultimi due imperdibili eventi

il 15 luglio il filosofo Remo Bodei impreziosisce “Il Giardino Profondo” 2010
e il progetto “Arezzo Città del Vasari” con la lezione magistrale “Nature vive.
La rappresentazione delle cose nella pittura tra Cinquecento e Seicento”

il 18 luglio l’inviato del Corriere della sera Sergio Rizzo presenta il suo ultimo saggio “La cricca. Perché la Repubblica Italiana è fondata sul conflitto di interessi”
interviene Paolo Ermini, direttore del Corriere fiorentino

Giovedì 15 luglio e Domenica 18 luglio, ore 21.15
ex chiesa della Madonna del Duomo
INGRESSO GRATUITO

Il Giardino Profondo, il festival che in questi torridi giorni di luglio ha fatto della Madonna del Duomo il contenitore di idee e di dibattiti più frequentato del momento, sta per offrire al suo pubblico composto di persone curiose, libere ed esigenti i due ultimi e – forse - più attesi eventi: il filosofo Remo Bodei – tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica nonché di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno – prendendo spunto dalle sue recenti ricerche e dal suo ultimo volume La vita delle cose (Laterza), terrà una lezione magistrale dal titolo Nature vive. La rappresentazione delle cose nella pittura tra Cinquecento e Seicento (giovedì 15 luglio, ore 21.15, Madonna del Duomo, Via Oberdan 61); a chiusura del Festival, il giornalista Sergio Rizzo parlerà del suo ultimo libro La cricca. Perché la Repubblica Italiana è fondata sul conflitto di interessi (Rizzoli) con Paolo Ermini, direttore del Corriere fiorentino (domenica 18 luglio, ore 21.15, Madonna del Duomo, Via Oberdan 61).

Il libro di Remo Bodei
Nelle cose si depositano idee, affetti e simboli di cui spesso non comprendiamo il senso. Più siamo in grado di recuperarlo e di integrarlo nel nostro orizzonte mentale ed emotivo, più il mondo si allarga e acquista profondità. La filosofia e l’arte ci indicano la via. Le cose rappresentano nodi di relazioni con la vita degli altri, anelli di continuità tra le generazioni, ponti che collegano storie individuali e collettive, raccordi tra civiltà umane e natura. Ci spingono a dare ascolto alla realtà, a farla ‘entrare’ in noi, così da ossigenare un’interiorità altrimenti asfittica. Mostrano inoltre il soggetto nel suo rovescio, nel suo lato più nascosto e meno esplorato, quello del mondo che affluisce a lui. In un viaggio a sorpresa che include, con lucida coerenza, le visioni dei classici del pensiero e l’analisi delle opere d’arte, si incontrano temi come il feticismo, la memoria delle cose, la nascita dei grandi magazzini, la nostalgia del passato e le ‘nature morte’ olandesi del Seicento.

Remo Bodei è nato a Cagliari il 3 agosto 1938. Dopo la laurea all'Università di Pisa e il diploma di perfezionamento, ottiene borse di studio per le Università di Tubinga e di Friburgo, dove segue le lezioni di Ernst Bloch e Eugen Fink, e per l'università di Heidelberg, dove segue le lezioni di Karl Löwith e di Dieter Henrich. Dal 1969 insegna Storia della filosofia alla Scuola Normale Superiore e, dal 1971, all'Università di Pisa. Dopo aver ottenuto una borsa Humboldt presso la Ruhr-Universität di Bochum (1977-1979), diviene Visiting Professor presso il King's College di Cambridge, U.K (1980) e successivamente presso la Ottawa University (1983). Insegna, a più riprese, presso la New York University e, recentemente, presso l'università di California a Los Angeles. E’ Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festival Filosofia di Modena.

Il libro di Sergio Rizzo
Dopo lo scandalo della Protezione civile, un libro-denuncia su una classe dirigente che usa il Paese per fare gli affari propri. Politici, avvocati, medici, imprenditori: in Italia, potenti di ogni campo approfittano del proprio ruolo all’interno delle istituzioni per perseguire il proprio interesse, quasi sempre a scapito di quello pubblico. Quando si nomina il conflitto di interessi il pensiero corre subito a Silvio Berlusconi, al suo strapotere televisivo, alle leggi ad personam. Ma Berlusconi è solo l’ultimo erede di un sistema consolidato, che coinvolge tutti: politici, professionisti, manager, sportivi, giornalisti, dalla potente lobby dei politici nella sanità per arrivare alle cricche e agli scandali della Protezione civile. E i casi si sprecano: politici che rivestono doppi o tripli incarichi e approvano leggi per favorire se stessi o le proprie imprese; professori universitari che utilizzano gli atenei come beni di famiglia, truccando i concorsi per collocare i parenti; imprenditori che siedono in CdA di banche che prestano soldi alle loro aziende... Il conflitto d’interessi fiorisce nelle aziende pubbliche, tra i magistrati, nel mondo dello sport e, inutile dirlo, in televisione, dove non averne uno, anche piccolo, significa essere destinati a non fare carriera. Rizzo, che insieme a Gian Antonio Stella conduce sul “Corriere della Sera” una battaglia giornalistica contro i privilegi e le corporazioni, ci accompagna in questa inchiesta alla scoperta dei mille volti del nostro vizio nazionale.

Sergio Rizzo è inviato del “Corriere della Sera”, dopo aver lavorato a “Milano Finanza”, al “Mondo” e al “Giornale”. Tra i suoi libri La Casta (2007), La deriva (2008), entrambi scritti con Gian Antonio Stella, e Rapaci (2009).

E’ possibile consumare un ricco buffet a partire dalle 20 e al prezzo di euro 15.00 nel’adiacente Osteria Brancaleone e avere diritto ad un buono per il posto a sedere all’evento.

Osteria Brancaleone, via Oberdan 61, telefono 0575 401500
oppure 335 5352096

Il Giardino Profondo 2010 ringrazia tutti gli Amici che lo hanno sostenuto, gli sponsor, i partner tecnici, Antonio Moretti per avere propiziato il successo della manifestazione offrendo la sontuosa degustazione inaugurale, gli impeccabili ‘padroni di casa’ degli eventi ovvero il Presidente del Circolo Artistico Carlo Cigna, Jacopo e Marco Rossi dell’Antico Podere di Pomaio, Riccardo ‘Branca’ e Mario dell’Osteria Brancaleone. Un ringraziamento speciale a quell’anonimo filosofo che, oltre al contributo finanziario, ci ha regalato attestati di sincera e solidale amicizia.

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Telefono 0575 453841
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